Friday, 15 July 2011
Teamwork
I'm Hofstadter's huge fan, therefore I use to look at ants as sub-symbolic living metaphors, without any real will except that of the colony. From the collective behaviour, smoothed by evolution, emerges a sharp intelligence.
Still, looking at such a stunning demonstration of cooperation, I have hard time considering them like empty shells that simply react to external stimulus. That's a fascinating change of level: do ants know about the strategies they're carrying on? and the colony, is it aware?
Tuesday, 12 July 2011
ARM about to create connectionist's paradise
SpiNNaker, that's the name of the system, is based on a chip developed by Steve Furber, the father of ARM's 32-bit RISC processor. Every chip will contain 20 cores on a single die; one of them is designated as a "head" and the others run the "neuron simulation".
All cores are interconnected on the die itselft, and all processors (thousands in the final system) are interconnected through a "Globally Asynchronous Locally Synchronous" architecture. The simulated neurons can "fire" to any other neuron in about 1ms, which is practically the same of humans.
Obviously, Furber and his team are far from recreating the 90billion neurons topology of human brain; according to the well known Moore's law, in a couple of decades a full simulation would be possible but, meanwhile, better models of the brain could be studied and exploited.
Sunday, 10 July 2011
Emergent ants... the wet way
Ants never cease to amaze. A group of scientists of the Georgia Institute of Technology studied how groups of ants "link" themselves together forming a self-assembled organic structure that... does not sink! "Even when enough force is applied to submerge it, the raft quickly pops back up undamaged" writes the New Scientist. Appearently, they grip with mandibles, claws and some "adhesive stuff" present on legs. How can this lifeboat "float" is still unknown anyway.
Ant colony is far more important than the single one, so they evolved many ways to bind together and preserve the whole swarm, by forming ladders, walls and, in this case, even a raft. Of course, sub-swarm units are important too: scientists discovered that they can "trap" a small amount of air, in order to keep breathing when submerged. Amazing.
Tuesday, 5 July 2011
La notte della rete
Online video chat by Ustream
La censura della rete è un vecchio tarlo bipartisan italiano e sta arrivando a compimento in questi giorni. La nostra classe dirigente teme internet, perché anarchica e incontrollabile. Un canale i cui contenuti non sono imposti dal palinsesto ma creati dall'utenza. Un sistema in cui non si può sbattere fuori una voce sgradita perché urla la verità, ma con cui devi fare inevitabilmente i conti. Un mezzo tramite il quale chiunque può denunciare la nudità del Re e vedere il proprio messaggio amplificato migliaia di volte. Un mondo in cui la distanza tra noi "cittadini qualunque" e chi ci governa è così breve che la massa può eruttare il proprio malcontento nel giro di pochi click.
Un sistema così è del tutto intollerabile a Berluscolandia e quindi, con la scusa della protezione del copyright, all'AGCOM verrà dato il potere di "spegnere" siti in maniera arbitraria. Una roba da dittatura comunista, proposta dal partito sedicente liberale e ironicamente spalleggiata dall'authority per le comunicazioni. Fenomenale, giusto da noi può accadere.
Il Presidente del Consiglio non ha mai avuto alcun interesse per lo sviluppo di internet (salvo infilarla ipocritamente nel suo celebre programma delle tre "I", poi scioltosi come neve al sole), il che è una idiozia spaventosa anche solo per lo sviluppo economico del paese. Eppure i fondi vengono dirottati alle sue televisioni, a causa di un irrisolto conflitto d'interesse. E il digital divide aumenta. E' strategico, perché far navigare le persone significa far scoprire nuove fonti di informazione e far sviluppare un approccio critico alle notizie; significa anche sottrarre audience alle televisioni e indebolirne la capacità persuasiva. Pensate alla differenza tra le reazioni violente dei giorni di tangentopoli e quelle dei giorni nostri: gli scandali sono del tutto equivalenti (anzi, forse adesso è peggio), la sola differenza è che allora Craxi non aveva la difesa dei vari Minzolini.
Insomma, la situazione è grave ed è il momento di attivarsi. In questa ottica, stanotte, un gruppo di giornalisti, artisti, esperti, blogger e attivisti per la libertà di informazione (mai così in basso nel nostro paese, secondo Freedom House) farà una trasmissione diffusa in streaming in cui lanceranno il proprio j'accuse al Governo. Se vorrete seguirla, quà sopra c'è lo streaming.
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