Friday 21 January 2011

Il popolo delle coincidenze

Vorrei condividere una serie di pensieri che ho elucubrato. Forse è tutto un po' dietrologico, ma non sono un tifoso delle coincidenze.

La questione Ruby è avvenuta nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2010. Il 29 è sabato, il 30 domenica; il lunedì il parlamento non lavora.

Il primo giorno utile (cioé il primo giugno) Gasparri e altri amici suoi presentano un emendamento (il 1707) alla legge sulle intercettazioni che non tratta affatto di intercettazioni. Anzi, provoca scalpore il fatto che sembra quasi alleviare le ritorsioni verso i pedofili. In particolare, l'emendamento mira a far escludere l'arresto obbligatorio in casi di "minore gravità".

A pensar male si fa peccato ma... è proprio bizzarro che Gasparri presenti un'emendamento, in una legge che non c'entra un tubo di niente, che sembra proprio volto ad evitare l'arresto di una persona che sì, fa sesso con un minorenne, ma in maniera "non grave". Cosa ci viene in mente?

Ho ritenuto che questa potesse essere davvero una coincidenza (sarò prevenuto..), ma ora leggo un'altra notizia complementare: nell'ottobre scorso il PDL ha cercato di modificare la competenza dei tribunali per quanto concerne i reati di prostituzione minorile!
"Al senato passò la proposta di modifica per spostare la competenza di alcuni reati (il 600-bis, il 600-ter, il 600-quater ecc...) tra cui la pornografia minorile dal tribunale del capoluogo del distretto a quello circondariale" (il Messaggero).
Una modifica evidentemente priva di qualsiasi giustificazione, tranne una. E se è vero che due indizi non fanno una prova, dipingono comunque un disegno generale: Ruby è un problema gigantesco per Berlusconi, e sono mesi che cercano di rattopparlo con leggi e leggine ad hoc. Quale sarà la verità dietro tutto?

Aggiornamento 22 gennaio:  Cicchitto dichiara che l'abbassamento della maggiore età "è fra le questioni sul tavolo, anche se non la più urgente". Direi che ormai il sospetto è più che confermato. Terrò traccia in questo post di tutti gli sviluppi, a futura memoria.

Aggiornamento del 10 marzo: il Fatto Quotidiano riporta la confessione di una addetta all'anagrafe egiziana, secondo la quale due persone avrebbero cercato di corromperla per modificare la data di nascita di Ruby. L'IDV invoca un'inchiesta.

Aggiornamento del 7 luglionuovo tentativo di spostare le indagini modificando la legge, insorge la senatrice PD Della Monica: "state per fare una nuova, l'ennesima, legge ad personam per cercare di salvare Berlusconi dal processo Ruby. Non vi importa nulla del danno enorme che state per fare a tutte le investigazioni sullo sfruttamento sessuale dei minori e sulla tratta delle ragazzine". Intanto, la Corte Costituzionale ha definito "ammissibile" il ricorso per conflitto di attribuzione sollevato alla Camera: l'arrivo di Quaranta come presidente comincia a dare i suoi frutti.

Wednesday 12 January 2011

Le palle della crisi



Il grafico quì sopra rappresenta i dati dell'esposizione dei cosidetti PIIGS, aggiornati al 31 dicembre 2010; il pallone più grande siamo noi.

Combiniamo questa informazione con l'aver avuto per un anno un Ministro allo Sviluppo occupato ad arredare case a sua insaputa (cioé, a farsi corrompere in cambio di appalti), un altro anno senza averlo proprio (d'altronde il bunga bunga porta via tempo ed energie) e un neo ministro col tarlo della difesa del copyright televisivo, che come primo intervento stronca le nascenti WebTV (strano, chissà chi si avvantaggia di una decisione simile!), con la stessa astuzia di quell'altro fesso di Pisanu che danneggiò la diffusione del wi-fi in Italia grazie ad una legge a dir poco scellerata, prodotta sull'onda delle fobie terroristiche e, in seguito, sconfessato dal suo stesso partito.

Misceliamo questa meraviglia con un dato: nell'ultimo decennio abbiamo avuto la crescita più lenta al mondo, migliore solo della sfigatissima Haiti. E il Parlamento? Starà lavorando alacremente per superare questo blocco? Macché: resta chiuso per intere settimane e, quando riapre, le uniche preoccupazioni sono tagliare fondi all'istruzione (che nel medio-lungo termine è l'unica possibilità di risalita) e salvare il premier dai processi, il tutto mentre i nostri beni culturali (che potrebbero tenerci a galla in eterno) vanno letteralmente in briciole, sbolognati a uno dei ministri più impresentabili di cui si abbia memoria.

Ma torniamo al grafico e ripensiamo alle continue rassicurazioni di Berlusconi (la crisi non esiste, è tutta psicologica, è colpa della sinistra pessimista, eccetera), le metafore videoludiche di uno stralunato Tremonti che vede riapparire la crisi ogni due per tre (sarà perché ragiona a brevissimo termine, sondaggi alla mano? o sarà una finissima tattica per non attirare l'attenzione delle agenzie di rating?) e la disoccupazione a livelli record, specialmente quella giovanile che ormai conta un disoccupato ogni tre persone. Ma non c'è rimedio, ammonisce Sacconi: la colpa è dei genitori che fan studiare i figli e dei professori che li persuadono di avere un cervello. Di fronte ad argomentazioni così solide e ragionamenti così fini, non si trovano sufficienti aggettivi per replicare compiutamente.

Sopra tutto questo brillante scenario, spicca la latitanza del governo nella questione FIAT e, più in generale, dei rapporti lavorativi. Ma sì... chiudiamo gli stabilimenti, delocalizziamo tutto, perdiamo terreno come ricerca e innovazione: è la globalizzazione no? Sorprende (ma anche no) l'ostinazione nel buttare una decina di miliardi l'anno tra missioni di esportazione di pace e inutili acquisti bellici, in controtendenza col resto d'Europa, che preferisce tirare la cinghia e investire su altri fronti.

Infine, qual è la ciliegina sulla torta? Eccola: il Wall Street Journal ha pubblicato ieri la nuova classifica della libertà economica planetaria. Uno dice "beh, abbiamo un governo sedicente liberista, chissà che risultato!". Ovviamente no, abbiamo fatto un poderoso balzo all'indietro che ben si appaia a quello della libertà dei media, sceso al livello di una dittatura centro-africana.