I grillini, aka movimentisti a cinque stelle, sono riusciti a diventare il
primo secondo partito alla Camera* sulla base di un atteggiamento intransigente di rottura con la "vecchia" politica, intesa quantomeno come nomi e sigle. Grazie all'approccio "non faremo alleanze", hanno drenato voti di protesta e sono esplosi come partito.
Al di là del successo elettorale, trovo demenziale questo approccio per un partito sedicente rivoluzionario, perché a meno di non portare a casa il 50%+1 dei voti ("facile" alla Camera, impossibile al Senato) significa puntare a non voler mai governare, dove mai si intende in eterno. Altro che rivoluzione, si passa solo per gli scassapalle che assistono al gioco di altri senza proporre nulla di proprio, atteggiamento tipico di una nazione con 50milioni di commissar
î tecnici ma diametralmente opposto a quello che occorre in Italia oggi.
Questo è l'atteggiamento di Grillo. Rispecchia effettivamente quello che i suoi deputati stanno mantenendo? Alla prima verifica concreta - l'elezione del Presidente del Senato - alcuni grillini dissidenti hanno mancato di seguire la linea oltranzista del non-capo e hanno deciso che, pur di evitare l'elezione dell'impresentabile Schifani, era meglio regalare voti al candidato di csx.
Atteggiamento saggio, rispettabile, intelligente. Purtuttavia ipocrita, perché si è sempre professato il contrario che, puntualmente, avrebbe conseguenze nefaste, vedasi Schifani. Ci siete già arrivati?
Ora, tutto potrebbe risolversi in maniera serena, se non fosse per alcune giustificazioni arrivate in queste ore. Partirei dal preambolo, ovvero dalle infelici (eufemismo) dichiarazioni della capogruppo 5 stelle alla Camera, Roberta Lombardi:
"Le elezioni dei rappresentanti sono troppo lente, sono uno spreco di denaro pubblico. Non si può perdere così una giornata".
Molto bene, ci sta. Le procedure sono troppo farraginose, arcaiche; meglio procedere più spediti, tanto si hanno le idee chiare e non c'è bisogno di ragionare, ci insegna la Lombardi.
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Il Senatore Vito Crimi |
Tutto vero? Forse no, visto che dopo il voto che ha portato all'elezione di Grasso, Grillo ha tuonato contro i "ribelli" che hanno appoggiato un candidato esterno, portando Vito Crimi (capogruppo al Senato) a ribattere così:
"Ci siamo subito riuniti, ci siamo fatti portare panini e acqua nella stanza, e confrontati a lungo (dalle 14.00 alle 16.30, NdMe)
senza il tempo per poter approntare uno streaming ne poter interpellare in modo attendibile la rete… Alla fine si è deciso di votare per alzata di mano tre opzioni: 1) Votare Grasso 2) Lasciare libertà di voto 3) Non votare ne Grasso ne Schifani (scheda bianca, nulla, con scritto Orellana, non votare erano tutte opzioni equivalenti ai fini della terza opzione). Su ogni opzione si è votato liberamente, senza il vincolo che chi votava per una non potesse votare per l’altra, e per ciascuna si è cercata una maggioranza, e la maggioranza assoluta ha votato per la terza opzione".
Ecco alcune mie osservazioni:
- evidentemente, tutti i buoni propositi iniziali (nessuna alleanza, niente compromessi) erano pura demagogia, dato che quando si passa alla politica vera e propria l'intransigenza programmatica viene agilmente buttata alle ortiche. Buono a sapersi, ma faccio notare a Crimi e ai 5 Stelle che non c'era niente da dover discutere;
- è interessante anche il fatto che senza una connessione ad internet, i 5 Stelle non sappiano che pesci pigliare. Si deduce che un sotto-campionamento dell'intelligenza collettiva non ne conserva le caratteristiche. In altre parole, non è scale-free. Forse (forse?) serve più rappresentanza in Parlamento, piuttosto che invocare demagogicamente il taglio dei parlamentari;
- trovo stupendo il fatto che, a dispetto di una assemblea in cui si è deliberato di non votare nè Grasso, nè Schifani (cosa ovvia, ripeto, per i 5 stelle), poi grazie al voto segreto ognuno faccia il cazzo che gli pare;
- trovo infine magnifico accostare le parole di Climi a quelle della Lombardi: anziché bofonchiare stupidate riguardo sprechi e tempo eccessivo, perché non lo si impiega per RAGIONARE e DISCUTERE?
Cari grillini, fate il vostro lavoro, fatelo bene, fatelo con intelligenza, piantatela di dar retta a Grillo che vi manda solo in confusione e vi obbliga ad una linea demenziale. Accendete il cervello individuale, solo questo serve all'Italia.
EDIT: niente, la realtà supera sempre la fantasia e spazza via ogni barlume di logica. Beppe Grillo ha unilateralmente deciso di
introdurre due "coordinatori della comunicazione", uno per ogni ramo del Parlamento, affinché "si interfaccino con i capi-gruppo". Insomma, che fondamentalmente gli dicano che cosa dire. Naturalmente, controllati da Grillo e pagati con soldi pubblici, perché la democrazia dal basso funziona così.
EDIT: la domanda retorica è stata
parzialmente fugata dalla Lombardi stessa.
* La mia amica Lara mi fa presente che, contando i voti degli italiani all'estero, il M5S è il secondo partito alla Camera.