Tuesday 16 November 2010

Cambia tutto e, in effetti, nulla cambia

Gerry mi ha fatto scoprire l'archivio storico del quotidiano La Stampa, che copre tutte le pubblicazioni dal 1867 a oggi. Bellissima iniziativa. Per curiosità sono andato a sbirciare la prima pagina del giorno in cui sono nato (il 31 dicembre 1979) per scoprire che, sostanzialmente, andrebbe bene anche oggi.


Si parla degli aumenti di benzina, luce, tariffe telefoniche, RCA: si teme l'inflazione e si denuncia che la spesa familiare costa di più. E poi naturalmente l'Inter che perde il contatto con la testa della classifica e, visto che si tratta dell'ultima edizione prima del nuovo decennio, un bilancio sostanzialmente negativo degli anni '70, che han visto "la necessità sempre più diffusa di ritrovare un Dio a cui afidarsi o una droga con cui farsi esaltare".

E' proprio il fondo di Doglio a lasciare attoniti, un severo articolo in cui critica "la scalfitura del concetto di democrazia classica: abbiamo lasciato il potere ai designati anziché a degli eletti. Siamo a un passo dalla giungla, chi comanda non è il più forte, più amato o più rispettato: è il più furbo e il più spregiudicato. E per paura di chi ci fa paura, molti sono già pronti a rinnegare la libertà e ad accettare un padrone". Mostruosamente attuale... o forse non è mai cambiato niente in questi 30 anni?

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